ArKaArKa è un’equipe multidisciplinare di professionisti, specializzati nella diagnosi e nell’intervento dei disturbi del neurosviluppo in età evolutiva, riconosciuta dalla Regione Lazio per la valutazione, la diagnosi e il rilascio della certificazione diagnostica in caso di Disturbi specifici dell’Apprendimento (DSA) valida ai fini scolastici, come previsto dall’Allegato E del DGR 32/2020 e dalla nota N. 666990 del 27/07/20.

La Certificazione per DSA è un documento che oltre a segnalare la presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, fornisce indicazioni sul profilo di sviluppo del bambino nelle diverse aree e, di conseguenza, permette la predisposizione, da parte della scuola, di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) finalizzato alla tutela dello studente e al successo formativo secondo la legge 170/2010, attraverso l’attivazione di specifiche misure compensative e dispensative.

L’Equipe di ARPEA - ArKa è formata dalle seguenti figure professionali:

- Dott.ssa Caterina D’Ardia (Neuropsichiatra Infantile)
- Dott.ssa Monica Rea (Psicologa Psicoterapeuta)
- Dott.ssa Annalisa Verro (Logopedista)
- Dott.ssa Elisa Cascone (Logopedista)
- Dott.ssa Giada Cosentino (Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva)
- Dott.ssa Barbara Sideri (Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva)

L'Equipe, coordinata dalla dott.ssa Monica Rea, si affianca ai servizi territoriali per garantire alle famiglie una diagnosi che abbia la stessa valenza di quella rilasciata da un ente pubblico.
Inoltre, i professionisti devono garantire una specifica formazione continua che deve essere documentata annualmente alla Regione Lazio.

In cosa consiste la valutazione con il gruppo ArKa?
I protocolli di valutazione seguiti da Arka sono quelli stabiliti dalle Linee Guida Nazionali e dalla Consensus Conference da applicare in caso di sospetto DSA e utilizzati anche dai servizi territoriali quali le ASL.
Il protocollo di lavoro Arka prevede una prima visita specialistica con i genitori del minore al fine di acquisire le informazioni anamnestiche e personalizzare l’iter valutativo in base alle informazioni fornite dai genitori. Si procede poi con gli incontri valutativi con il minore, in tali incontri verranno somministrati specifici test, standardizzati e validati su popolazione italiana, che permettono di fornire informazioni qualitative e quantitative rispetto alle competenze di letto-scrittura, ragionamento logico-matematico, capacità mnemoniche, abilità visuo spaziali, le capacità di comprensione e riproduzione di un brano, etc.). Inoltre, verrà effettuata una valutazione delle competenze cognitive.

Le diverse prove somministrate sono specifiche per l'età cronologica e classe frequentata.
Il numero degli incontri con il minore sono generalmente da 4 a 6 anche se non possono essere quantificati a priori perché personalizzati sui tempi e le modalità presentate dall’individuo.
Conclusa la valutazione l’equipe si riunisce per confrontarsi sui risultati emersi e produrre la valutazione con relativa certificazione.
Infine, si effettua un colloquio conclusivo con le figure genitoriali e, dove opportuno, con il minore in cui si condividono i dati emersi e le indicazioni.

Come posso prendere appuntamento? Dove si terrà la valutazione?

Il gruppo ArKa può effettuare la valutazione in due sedi a Roma in base alle preferenze della famiglia ed alle disponibilità degli operatori.

 

  • Zona Colli Albani (Metro A): presso l’associazione “ARPEA onlus” - Via dei Cessati Spiriti, 10, 00179 Roma – Referente: dott. Rea, cell. 3206287598
  • Zona Garbatella (Metro B): presso lo studio “Kairos Riabilitazione e Psicoterapia dell’età evolutiva” - Via Prospero Alpino, 38, 00154 Roma – Referente: dott. D’Ardia, cell. 335 843 389

Domande Frequenti:

Quando si può fare diagnosi di DSA?
La diagnosi di DSA può essere effettuata, secondo quanto stabilito dalla Consensus Conference, a fine del secondo anno di scuola primaria di primo grado (fine seconda elementare) per quanto riguardano la dislessia, disturbo della comprensione del testo e disortografia. È possibile porre diagnosi di discalculia al termine del terzo anno di scuola primaria di primo grado.
I servizi di valutazione, diagnosi e certificazione DSA non sono rivolti solamente ai bambini, ma anche agli adolescenti e agli adulti che si confrontano con problemi di apprendimento e con il sospetto della presenza di un disturbo non diagnosticato in modo corretto in precedenza.

Chi può fare la diagnosi?
La diagnosi deve essere effettuata da un’equipe di professionisti costituita da Neuropsichiatra Infantile, Psicologo Logopedista e, dove necessario, il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva.

Quali diagnosi sono ora accettate dalle scuole?
Gli Istituti Scolastici riconoscono come valide solo le certificazioni rilasciate con le modalità indicate nelle Linee Guida della Delibera che comprendono le equipe accreditate secondo il DGR N.32 del 2020.

Come posso verificare che il Centro sia effettivamente abilitato dalla Regione Lazio?
E’ sufficiente verificare se l'équipe o il centro siamo inseriti nella lista della regione Lazio nella sezione “ELENCO PRIVATI CHE POSSONO RILASCIARE LA CERTIFICAZIONE DSA (DGR 32/2020 E L.R. 4/2003-RR 20/2019) tabella3

Si laurea nel 2000 in Psicologia, Indirizzo dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma con la cattedra del Prof. Ammaniti con una tesi sperimentale focalizzata sullo studio dello stato psichico in gravidanza; svolge il tirocinio presso la ASL di Ferrara, Servizio di Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione dell’Età Evolutiva dove rimane come Psicologa Volontaria approfondendo il lavoro di valutazione, diagnosi e terapia soprattutto per i disturbi di ADHD. Nel 2007 consegue la Specializzazione in Psicoterapia dell’Età Evolutiva ad indirizzo Psicodinamico presso l’IdO – Istituto di Ortofonologia di Roma con una tesi su un caso clinico di bambini adottati.
Dal 2005 lavora come Psicologa e Psicoterapeuta presso l’IdO, prima come referente del Servizio Scuola, poi come Psicoterapeuta e Counselor genitoriale; dal 2014 si occupa di Psicoterapia Diadica Breve.
Ad oggi impegnata anche nelle attività di coordinamento per la sede dell’Ido di via Tagliamento, continua ad occuparsi di Psicoterapia con bambini di età prescolare e scolare con disturbi della regolazione emotivo – comportamentale, disturbi della relazione e della comunicazione, bambini Altamente Sensibili, bambini con Alto Potenziale cognitivo ma anche di bambini con disagio emotivo.
Impegnata anche nell’attività di Counseling genitoriale di coppia e di gruppo.
Esperta nel metodo della Sand Play Therapy.
Psicologa referente per la società Olimpia Revolution di Roma nel sostegno delle allieve pattinatrici della società sportiva al fine di gestire ansia da prestazione e dinamiche legate alla gestione del gruppo.
Conosce Arpea fin dalla sua fondazione e ne è socia dal 2022.

giocofamiglia“Siamo tutti sulla stessa barca!”

Questo laboratorio pone un focus centrale sulla famiglia e nasce come uno strumento aggiuntivo al setting della terapia per avere una valutazione più funzionale della presa in carico.

Accogliere la famiglia in uno spazio di gioco permetterà di osservare maggiormente da vicino le dinamiche familiari che si attivano e le modalità in cui ogni membro della famiglia interagisce con il presunto sintomo espresso dal paziente.
In questo viaggio familiare sperimentarsi attraverso il gioco e una creatività condivisa permetterà di evidenziare le conflittualità esistenti ma anche le risorse della famiglia o della coppia genitore-bambino.
Attingendo alle tracce mnestiche del corpo, il soggetto che porta un movimento ha la possibilità di assimilare elementi che aprono nuove riflessioni e nuove modalità di stare in relazione.

Lo stesso Ogden nel 1992 affermava che le esperienze di contiguità sensoriale definiscono una superficie su cui l’esperienza si genera e si organizza, e queste esperienze saranno i prodromi di ciò che diventerà un senso dello spazio.
Lavorare attraverso il corpo permetterà, quindi, di utilizzare un registro comunicativo differente dal racconto logico e sequenziale.
Questi elementi non sempre riescono ad emergere dai racconti delle prime sedute di raccolta anamnestica o nei diversi colloqui di counselling genitoriali.

Nella stanza di terapia tutto può accadere, ogni oggetto o persona può improvvisamente diventare altro. Ad esempio, eventi angoscianti o pieni di rabbia possono essere rivissuti sapendo che è possibile in ogni istante interrompere la finzione. Ma al contempo il gioco permette di metterci nei panni dell’altro e trovare nuovi punti di vista nell’osservazione del problema.
Nello specifico il laboratorio prevede una serie di incontri che coinvolgono i diversi membri della famiglia. Si susseguiranno un incontro tra il paziente e la madre, un incontro con il paziente e il padre, un eventuale incontro con fratelli e l’ultimo incontro con entrambi i genitori e paziente. Alla fine del percorso ci sarà un incontro di restituzione dove sarà possibile confrontarsi con i genitori su tutto quello che è emerso e su quali siano le aree su cui lavorare maggiormente.

Dott.ssa Valentina Bottiglieri

Ogden T. (1992), Il limite primigenio dell’esperienza, Casa Editrice Astrolabio

L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
Per approfondimenti visita Associazione per l'EMDR in Italia.

DSAlibri• Screening, Valutazione e Diagnosi dei DSA

• Percorsi individualizzati di Abilitazione e Potenziamento degli apprendimenti

• Servizio di tutoraggio Specializzato, anche domiciliare

• Gruppi di Potenziamento

• Doposcuola Specializzato

• Laboratori Esperienziali

• Consulenza con insegnanti

• Progetti nelle scuole

• Supervisione con tutor didattici

 

In osservanza della legge 170/10 sui DSA, delle raccomandazioni per la pratica clinica definite dalla CONSENSUS CONFERENCE/2011