ViaggioMediaOgni generazione vuole nuovi simboli, nuove persone, nuovi nomi. Vuole divorziare dai suoi predecessori. (Jim Morrison)


Jim Morrison utilizzò la parola "divorzio" per spiegare il problematico e complesso rapporto tra genitori e figli che nel corso dei secoli è stato caratterizzato da un disimpegno continuo da parte di entrambi al dialogo. La diversa concezione che genitori e figli hanno del loro rapporto,causata da un divario profondo di conoscenze, idee, opinioni,norme culturali , abitudini ed esperienze, ha portato ad un vero e proprio conflitto, che a partire dagli anni sessanta, anni di vera e propria ribellione alle norme sociali,è stato indicato con il termine di gap generazionale. Le cause dell'attuale gap generazionale si devono ricercare nell'introduzione e nell'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione, in particolare del web. E’ ,dunque, necessario che i genitori scoprano e conoscano quello spazio libero, disponibile, dove gli individui possono esprimersi, trovare interlocutori, arricchirsi, scegliere informazioni e significati al di là del quadro culturale di provenienza e dei vincoli di corporea territorialità che è Internet; ciò che lo scrittore Gibson, nel 1984, ha chiamato Cyberspazio. Maturare questa consapevolezza può permettere di accorciare le distanze spaziali ed emotive tra genitori e figli in quella che è la realtà reale in opposizione a quel luogo - non luogo che è la realtà virtuale.

Nel cyberspazio, il Web,la rete che offre un servizio basato sulla connessione, occupa uno spazio considerevole e potente. Con la crescita dei siti di social network e la nascita di una cultura partecipativa sulla rete definita web 2.0, Interazione, comunicazione e condivisione sono divenute le parole chiave che sintetizzano il successo, l'importanza, il peso, le possibilità, ma anche i rischi, i pericoli e le contraddizioni che ne hanno determinato la diffusione, la popolarità e l'utilizzo, soprattutto tra i giovanissimi. Ci riferiamo ad una comunicazione di tipo orizzontale dove tutti possono partecipare non solo alla fruizione ma anche alla strutturazione dell'informazione, e di conseguenza alla costruzione di modelli, rappresentazioni e significati all'interno di quel non-spazio navigabile che è Internet. Quello che è forse il maggiore problema del social network sono le “informazioni eccessive". Gli adolescenti tendono a volere condividere informazioni con i propri amici e conoscenti aprendo una vera e propria finestra sulla propria vita.

Ciò che i genitori devono cercare di far comprendere ai propri figli è che occorre proteggere diligentemente la propria privacy e la propria reputazione adottando una serie di limiti e regole così da metterli in guardia da eventuali rischi e pericoli ai quali sono esposti: predatori on-line, cyberbulli malintenzionati, violatori della privacy, ladri di identità. (https://promos.mcafee.com/it-IT/PDF/SocialNetworkinge-guide.pdf). Non parliamo soltanto di adolescenti o pre-adolescenti, ma anche di bambini di età pre-scolare e scolare che utilizzano Internet e il Web e che spesso si trovano davanti a contenuti inappropriati. Per questo motivo negli ultimi anni sono stati creati dei motori di ricerca appositi per permettere ai bambini di navigare in rete in sicurezza ( Kiddle, Kid Rex) o ancora dei software di sicurezza che installati proteggono, bloccano e monitorano la navigazione (Blocco del web, Funzioni di social network, Filtro YouTube). La preoccupazione è rivolta soprattutto all’utilizzo sempre più precoce e prolungato da parte dei più piccoli a smartphone e tablet, sui quali il controllo parentale si presenta molto più difficile e problematico. Controllare i dispositivi Android ed IOS dei propri figli si può, installando dei software spia (Spymaster Pro, Imobispy, mSpy, FlexiSpy,Highster Mobile) in modo da conoscere tutto ciò che fanno e di conseguenza avere l’opportunità di aiutarli in situazioni di difficoltà.

Non dobbiamo dimenticare, però, che Internet è un mondo infinito e potente e se usato nel modo corretto offre incalcolabili opportunità oltre ad essere un utile mezzo e strumento. Dallo sviluppo delle competenze professionali nell'uso dei media, all'opportunità di apprendimento e alle possibilità di espressione; dallo sviluppo di abilità cognitive e pratiche , tese a favorire creatività ed ingegnosità, alla personalizzazione dei contenuti tramite blog, forum, gruppi di discussione, tali da invitare gli utenti a condividere i contenuti, ad interagire e a comunicare. I media digitali trasmettono a bambini ed adolescenti un'immagine del mondo, che influenza le loro idee ed i loro comportamenti in un periodo, quello preadolescenziale ed adolescenziale, di passaggio e cambiamento, che investe la dimensione mentale e corporea, le relazioni con gli altri e con il mondo, dunque decisivo nella costruzione della propria identità.

E’ per questo che abbiamo deciso di dedicare ampio spazio a questo attualissimo e delicato tema. Provando a capire come funzionano i social network più famosi e quali sono i rischi e i pericoli, vogliamo cercare di contribuire a creare relazioni significative, nuovi modi di comunicare, nuove possibilità e potenzialità da esprimere, tra genitori e figli affinché possano parlare lo stesso linguaggio fatto di corpi e parole in relazione, credendo che il progresso non si può arrestare, fermare, interrompere, ma insieme, lo si può plasmare e mettere a disposizione di una consapevolezza nuova, che si fondi sulla certezza che le nuove tecnologie sono una risorsa e non un motivo di “divorzio” e separazione.

Giovanna Tortoriello