Con il termine bullismo si intende una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura psicologica o fisica, ripetuta nel corso del tempo, attuata nei confronti di persone considerate, dal soggetto che perpetua l’atto, come bersagli facili e/o incapaci di difendersi. Il progresso, verificatosi negli ultimi anni, con lo sviluppo e l’utilizzo di internet e dei nuovi social networks, ha permesso al fenomeno del bullismo di diffondersi ed agire anche in rete, nascondendosi dietro ad uno schermo. Con il termine cyberbullismo, infatti, si definisce l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone.
I fenomeni di bullismo e cyberbullismo preoccupano sempre di più genitori e insegnanti che si ritrovano disarmati e inermi nel fronteggiare tali situazioni. È importante, dunque, che anche loro siano informati, formati e sostenuti per garantire competenze utili al riconoscimento precoce dei segnali d’allarme.
Da Gennaio a Maggio 2018, all’interno del progetto finanziato dalla Regione Lazio nell'ambito del Bando Fuori Classe e realizzato presso l'Istituto Comprensivo Largo Volumnia, è stato possibile organizzare Laboratori di prevenzione del Bullismo e del Cyberbullismo rivolti alle classi Prime della Scuola Media Statale “Albio Tibullo”. Negli incontri, svolti in classe durante l’orario scolastico, sono stati affrontati i temi della discriminazione e del razzismo, i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, i problemi e i rischi legati all’impiego degli smartphone e dei social media.
I ragazzi hanno affrontato tematiche relative all’immagine di sé e degli altri nelle dinamiche di identità/confronto e integrazione/discriminazione, mettendo in primo piano i vissuti relazionali interpersonali del gruppo classe partecipando in modo attivo alle attività proposte: sociogramma, role playing, circle time, simulate e attività grafiche. L’obiettivo degli incontri è stato far conoscere ai ragazzi il fenomeno bullismo/cyberbullismo, aumentare l’empatia e la presa di coscienza delle conseguenze delle proprie azioni, migliorare le relazioni all’interno del gruppo classe, conoscere i pericolosi effetti che possono interessare tutte le persone coinvolte e accogliere vissuti, emozioni e curiosità dei bambini e delle loro famiglie rispetto al fenomeno.
Attraverso tale progetto è stato possibile informare anche le famiglie sul fenomeno, creare una connessione fra genitori e figli rispetto alle nuove tecnologie e al loro utilizzo sano, sviluppare competenze utili per il riconoscimento precoce dei segnali d’allarme del bullismo e cyberbullismo, potenziare competenze comunicative, facilitando la comunicazione genitori-figli.
Accanto al lavoro in classe, sono stati proposti due Sportelli d’Ascolto: uno rivolto agli alunni, l’altro alle famiglie e agli insegnanti. Lo Sportello alunni ha avuto come obiettivo principale il rafforzamento delle risorse “resilienti” attraverso il dialogo e il confronto su pregiudizi e stigmatizzazioni, bullismo e cyberbullismo, sulle difficoltà legate alla fase evolutiva preadolescenziale/adolescenziale e, infine, sulla difficoltà nella comunicazione e relazione tra i giovani e il sistema scolastico e familiare. Lo Sportello per genitori e docenti ha avuto un importante ruolo di mediazione tra scuola e famiglia, con l’obiettivo di creare una rete di sostegno per gestire difficoltà legate ai fenomeni del razzismo, della discriminazione, del bullismo e del cyberbullismo.
A conclusione del progetto è stata organizzata una giornata finale rivolta a genitori, alunni e insegnanti durante la quale i ragazzi sono stati protagonisti e presentatori dei diversi progetti realizzati durante questo percorso (cortometraggi, slide, video, interviste e una scultura) dimostrando di aver compreso l’importanza e la delicatezza delle tematiche trattate, riguardo ad un fenomeno sempre più diffuso, ma ancora poco conosciuto.